[…] Non è la prima volta che l’Iran usa lo sport per prendere le distanze da Israele (anche alla Paralimpiadi…..senza vergogna proprio!): l’anno scorso, ai Mondiali di sollevamento pesi, l’iraniano Hossein Khodadadi si è rifiutato di stringere la mano al collega israeliano Sergio Britva e nonostante ciò qualcuno sostiene che il poveraccio sia stato allontanato dalla federazione per il solo fatto di essergli stato vicino durante la cerimonia di premiazione. A Pechino 2008, il nuotatore iraniano Mohammad Alirezaei ha evitato di nuotare le batterie dei 100 rana per non condividere le corsie con l’israeliano Tom Beeri. Niente squalifiche o sanzioni grazie al certificato medico e il Cio, che non vuole prendere posizione nella faida, ha fatto finta di crederci. Così come ha accettato le scuse del capo delegazione iraniano ai Giochi olimpici giovanili di Singapore: ritirati dalla gara di taekwondo (contro Israele) «per un improvviso attacco di mal di pancia del nostro atleta, portato via dall’albergo in ambulanza». […]
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